Ricorso contro i verbali del codice della strada

C'è qualcuno che non ha mai ricevuto una contestazione per una violazione al Codice della Strada? Il cosiddetto "verbale" è sicuramente arrivato almeno una volta a tutti. Capita però che la violazione che ci viene contestata non sia stata commessa, che vi siano errori di varia natura o irregolarità ed in questi casi è lo stesso Codice della Strada che ci indica quale via dobbiamo pecorrere per contestare la violazione, ossia il ricorso al Prefetto.
Il ricorso al Prefetto deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica del verbale di contestazione. Il ricorso può essere depositato presso gli uffici del Comando di Polizia che ha proceduto all'accertamento della violazione o direttamente al Prefetto competente per territorio. Lo stesso può essere presentato personalmente o a mezzo posta raccomandata con avviso di ricevimento. Se depositato presso gli uffici prefettizi, questi ne cureranno l'invio all'ufficio di Polizia accertatore entro 30 giorni. L'ufficio di Polizia, ricevuto il ricorso direttamento o tramite la Prefettura, entro 60 giorni dal ricevimento dovrà inviare la documentazione al Prefetto, corredata da una relazione tecnica atta a confutare o confermare le argomentazioni del ricorrente.
Il ricorso può essere presentato solamente dopo aver ricevuto la notifica del verbale di contestazione ed è necessario non pagare la sanzione.
Essendo la violazione del Codice della Strada una violazione amministrativa, è possibile presentare ricorso anche al Giudice di Pace competente per il territorio ove la violazione è stata commessa, anche per le eventuali sanzioni accessorie.
Non è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace se è stato già presentato al Prefetto.
Nel proporre il ricorso è necessario allegare l'atto di notifica della violazione ed indicare con la maggior precisione possibile i fatti che riteniamo non corretti. In particolare potremo allegare fotografie che dimostrano la mancanza della segnaletica che avremo violato, una certificazione medica che giustifica un comportamento scorretto, l'atto di vendita del veicolo antecedente l'accertamento della violazione.

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