Dall'ecografia alla bambola

C’erano una volta le ecografie. Si quelle che una donna, quando era incinta, faceva per controllare lo stato di salute del futuro figlio. Tra il bianco e nero delle immagini si potevano vedere, o meglio intuire, i lineamenti del nascituro. L’occhio esperto del medico faceva varie misurazioni, controllava che la crescita proseguisse secondo gli standard e, con un pò di fortuna, poteva annunciare ai futuri genitori il sesso del nuovo componente della famiglia. Già questo non piaceva tanto alle vecchie generazioni perchè toglieva la sorpresa della nascita. Ma la tecnologia avanzava. Erano queste le ormai preistoriche ecografie 2D.

Si è arrivati quindi alle ecografie 3D, ossia quelle che mostrano immagini nitide del nascituro, potendo riprodurre larghezza, lunghezza e profondità delle immagini. Praticamente fotografie di chi ancora non era venuto al mondo, con tanto di foto ricordo riversate su CD e DVD a futura memoria.
Ma ancora la tecnologia non voleva fermarsi ed ecco le ecografie 4D. Immagini sempre più nitide, grazie ad apparecchiature sempre più moderne, ed ora l’ecografia si trasforma in un vero e proprio film, potendo riprodurre addirittura il movimento del piccolo uomo non ancora arrivato.
Ma non basta. Ora la tecnologia è avanzata ancora di più. Si perchè sul mercato si affaccia una vera e propria rivoluzione, che può piacere o meno. Affiancando la tecnologia delle ecografie 3D E 4D con le nuove stampanti tridimensionali, indovinate un pò cosa si può avere?
Già, e chi ci avrebbe mai pensato solo qualche anno fa, ma ora è possibile. L’azienda che ha pensato di partire con questo progetto vi pone subito una domanda: “vi piacerebbe abbracciare vostro figlio prima che nasca?”
La risposta è spesso scontata quindi vi chiede immagini 3D o 4D che, lette con un apposito software e con gli opportuni aggiustamenti di grandezza e posizione, riproduce chi ancora non ha visto la luce del giorno e, per circa 600 dollari, ve lo offre in una elegante scatoletta foderata di una stoffa pregiata.

Bhe, a dire il vero, se da una parte è una possibilità affascinante dall’altra appare anche leggermente macabra. Avere la riproduzione di un figlio non ancora nato da tenere sul mobile buono del salotto, sul comodino o sul caminetto in bella vista per parenti ed amici non mi pare sia una prospettiva molto allettante ed al momento, infatti, non è ancora chiaro la società che ha ideato questo sistema abbia iniziato la produzione per il pubblico. Probabilmente sarà un grande flop, ma già sapere che esiste la possibilità che, andando a trovare un amico, questi mi mostri con orgoglio la riproduzione del figlio non ancora nato mi mette leggermente a disagio e sinceramente preferisco ancora vedere foto e filmini, che spesso sono già di per se noiosi. Non è forse meglio la noia?     

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