Ma viene il dubbio che poi si voglia utilizzare il modello Molise. Si perché verificando come sono stati utilizzati i fondi ottenuti a seguito del tragico terremoto che ha ucciso chi doveva essere maggiormente protetto, i bambini, ci si scandalizza. Si scopre che sono stati concessi 900.000 euro per il “progetto di ricerca applicata sulle piante officinali”, 320.000 euro per la “ricostruzione filologica degli oggetti della cultura arbereshe e croata per gli allestimenti del caffè”, 200.000 euro per la “valorizzazione boschi, pinete, territorio”, 960.000 euro per “recupero degli scarti agricoli per l'ottenimento di preparati per l'agricoltura intensiva”, 252.882 euro per “valorizzazione produzioni vegetali molisane e conservazione germoplasma attraverso individuazioni coltivazioni erbacee”, 250.000 euro per “prove sperimentali di ripopolamento delle seppie”, 100.000 euro per “patata turchesca - vocazione produttiva dei siti attuali e storici di produzione”, 200.000 euro per “polo tecnologico per coltivazione e produzione essenze floreali per profumi”, 400.000 per “corso di restauro”.
Queste sono alcune voci di spesa dei soldi avuti dal Molise in seguito al terremoto, e vedendo come stanno andando le cose, non posso che augurarmi che L’Aquila non sia come il Molise.
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